Indirizzi postali: come scriverli correttamente

La corretta composizione di un indirizzo postale è requisito molto importante affinché la corrispondenza, sia transazionale che commerciale, possa essere recapitata nei tempi previsti.
Questo aspetto è spesso sottovalutato da chi non tiene conto che lo smistamento delle buste non avviene più manualmente ma da ripartitori automatici che possono leggere ed interpretare, e quindi suddividere e avviare al recapito, solo ciò che è scritto correttamente e al posto giusto. Ciò che non può essere lavorato meccanicamente – tenete conto che i ripartitori automatici del CMP postali arrivano a formare i pacchetti di buste diretti ai singoli portalettere – passa ad una lavorazione manuale, che oviamente comporta ritardi nel recapito ai destinatari.

bustometro

Anzitutto dove va scritto l’indirizzo del destinatario?

Ce lo dice chiaramente lo schema pubblicato da Poste Italiane, che identifica posizione e zone di rispetto. Da tener presente anche che le buste devono essere bianche o comunque chiare, perlomeno nelle zone indicate con riservate o libere. Attenersi a queste indicazioni è piuttosto semplice; quindi perché non farlo?

Come si scrive l’indirizzo

Relativamente alla struttura, un indirizzo corretto è composto da un numero di righe variabile da tre a cinque. Una sesta riga è prevista per l’indicazione dello Stato estero (che va eventualmente scritto in lingua italiana o in lingua originale e che non è necessario per Città del Vaticano e Repubblica di San Marino).
Ecco la corretta distribuzione dei dati:
– riga 1: obbligatoria, riporta il destinatario (Ragione sociale o Cognome e nome)
– riga 2: facoltativa per info aggiuntive sul destinatario, es. Ufficio Marketing, c/o Tal dei Tali, c.a. Direttore, ecc.
– riga 3: facoltativa per info aggiuntive sull’edificio (interno, piano, scala, …), utile soprattutto per destinatari presenti in grossi condomini, villaggi privati o altre situazioni complesse
– riga 4: obbligatoria, riporta tipo via, nome via, civico
– riga 5: obbligatoria, riporta CAP, località, sigla provincia .

Alcuni aspetti importanti:
– scrivere tutto in MAIUSCOLO, in particolar modo è obbligatorio scrivere sempre e solo in maiuscolo le righe indirizzo, località, eventuale stato estero (rispettivamente riga 4, riga 5, riga 6);
– non vanno lasciate righe vuote tra l’una e l’altra che compongono l’indirizzo;
– l’indirizzo (via e civico) non devono andare su più righe (usare lunghezze massime fino a 30 caratteri+civico);
– non inserire punteggiatura o altri caratteri speciali nelle righe indirizzo (riga 4) e località (riga 5); ad esempio: non scrivere Via Giuseppe Verdi, N. 5 bensì VIA GIUSEPPE VERDI 5 come non scrivere 45035 Castelmassa (RO) bensì 45035 CASTELMASSA RO;
– il civico va riportato dopo il nome via e mai prima;
– se la destinazione è una delle città suddivise il zone postali, deve essere riportato il CAP specifico a cui si riferisce la via di destinazione;
– qualora la busta sia diretta ad una Frazione a cui non sia attribuito un proprio CAP, nella riga località (riga 5) va indicata quella del Comune di appartenenza, eventualmente riportando il nome (e solo il nome, senza Frazione, Fraz. o altro) della frazione nella riga edificio (riga 3).

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